La decisione della Consulta sul referendum sulla legge elettorale: no alla richiesta di referendum della Lega, quesito eccessivamente manipolativo
ROMA – Arriva la decisione della Consulta sul referendum sulle legge elettorale. I giudici, che avrebbero dovuto decidere entro la serata di mercoledì 15 gennaio, hanno sentenziato nel pomeriggio del 16 respingendo la richiesta di referendum avanzata dalla Lega.
Referendum legge elettorale, la sentenza della Consulta: no alla richiesta della lega
Con diverse ore di ritardo rispetto alla scadenza prevista e al termine di una seduta durata otto ore circa, la Corte costituzionale ha bocciato il quesito referendario presentato dalla Lega di Matteo Salvini. Non ci sarà quindi nessun referendum sulla questione in quanto il quesito sarebbe stato eccessivamente manipolativo. I leghisti avevano presentato la richiesta di una consultazione popolare per il passaggio al sistema maggioritario puro.
Legge elettorale e taglio parlamentari fondamentali per il Governo?
La legge elettorale e il taglio dei parlamentari sembrano essere i passaggi fondamentali per la durata di questo esecutivo. Il Centrodestra (in particolare la Lega) aveva presentato una richiesta alla Corte Costituzionale per ottenere il referendum sui due provvedimenti.
A questo punto la riforma della legge elettorale diventa una prerogativa del Parlamento, che ha presentato la propria proposta che dovrà essere sottoposta all’esame delle Camere (come funziona il Germanicum). Presupponendo – o almeno preventivando – una bocciatura da parte della Consulta, la Lega ha rilanciato negli ultimi giorni un ritorno al Mattarellum. Il tutto mentre il Germanicum proposto dalla maggioranza, ha iniziato il proprio iter in commissione affari costituzionali, passaggio preliminare alla discussione parlamentare.
Resta invece aperta la partita sul taglio dei parlamentari, spinto anche dalla Lega, con alcuni senatori del Carroccio che hanno partecipato alla raccolta firme per arrivare alla richiesta di un referendum.
Salvini: “Vergogna, M5s e Pd restano attaccati alle poltrone”
Matteo Salvini ha criticato la decisione della Consulta e ha puntato il dito contro il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico.
“È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo: così è il ritorno alla preistoria della peggiore politica italica”.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial